Il responsabile degli Stati Uniti per il commercio Robert Lightizer, ha confermato che i dazi americani sui prodotti italiani entreranno in vigore il prossimo 18 ottobre, aggiungendo anche, che l’amministrazione Usa è disponibile a trattare con l’Unione europea.
Rispetto a quanto minacciato dal presidente statunitense i dazi che colpiranno il Made in Italy saranno pari al 25% e non al 100% come aveva dichiarato inizialmente.
Le imposte passeranno dagli attuali 2,15 dollari al chilo a circa 6 dollari al chilo, difficile al momento è prevedere quali saranno gli effetti immediati.
Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio Parmigiano Reggiano afferma che: “Il Parmigiano Reggiano è un prodotto di altissima qualità. Faremo del nostro meglio affinché i consumatori americani siano consapevoli del valore della nostra Dop, così che siano disposti a spendere qualche dollaro in più per avere in tavola l’autentico Re dei Formaggi. Siamo amareggiati perché si va a colpire ingiustamente uno dei settori più forti della nostra economia. L’Italia, che non c’entra nulla con il consorzio Airbus (ne fanno parte la Francia, la Germania, la Spagna e il Regno Unito), si trova a pagare una bolletta veramente insensata. A questo punto servirà un piano di intervento straordinario dell’Unione Europea per evitare che gli effetti dei dazi diventino traumatici per le filiere coinvolte.”
Inoltre coglie l’occasione anche per lanciare un messaggio: “Contiamo sulla fedeltà dei nostri consumatori che in questi giorni ci hanno dimostrato di considerare il nostro prodotto un vero tesoro da difendere. Li invitiamo a venire a trovarci questo weekend a Caseifici Aperti, per toccare con mano che cosa vuol dire produrre il Parmigiano Reggiano. E per capire perché il Governo e l’Unione Europea debbano a tutti i costi difendere un patrimonio che fa parte, non solo della nostra tradizione, ma della nostra cultura e che produce un valore al consumo pari a 2,4 miliardi di euro, dando lavoro a ben 50 mila persone sul territorio”.
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